5 lezioni di vita che ho imparato dal Coronavirus
Dopo 2 anni dall’ inizio della pandemia siamo ancora qui a sbrogliare la matassa, ancora il coronavirus è il protagonista dei telegiornali, degli spot pubblicitari e in più ha portato ad un cambio radicale del nostro modo di vivere e lavorare.
Io stessa sono risultata positiva al covid-19 a metà dicembre del 2021 e ne sono guarita, me la sono cavata bene senza l’ ausilio di farmaci chimici tuttavia io ho la mia storia. Ho uno stile di vita sano, non assumo farmaci chimici da più di 10 anni, non ho patologie pregresse, mi prendo cura di me, del mio corpo, della mia mente e delle mie emozioni da anni attraverso la respirazione consapevole e lo yoga e questo rende il mio sistema forte.
Non siamo però tutti uguali. Ognuno è a sé, ognuno ha la sua storia, il suo percorso e sta di fatto che da questo momento ho voluto mettere a fuoco delle lezioni di vita che oggi voglio condividere con te, lezioni che mi permettono di vivere al meglio ogni giorno nonostante l’ incertezza.
Lezioni di vita: come coglierle
Spesso ripeto ai miei clienti che è importante usare gli strumenti che imparano durante le sessioni con me, soprattutto nei momenti nei quali le cose non vanno per il verso giusto. In fondo quando tutto fila liscio siamo tutti bravi.
Ti assicuro che in questo periodo ho usato un sacco di strumenti e per me anche una semplice domanda utile è una risorsa perché, le domande danno una direzione alla mente.
Nel video ti parlo di una domanda molto potente da farti nei momenti di difficoltà e che ti aiuta a vedere l’ opportunità anche quando sembra che vada tutto a rotoli.
Ricorda: ogni evento, anche il più difficile, porta con sé una lezione di vita e per coglierla è necessario sapere come agire.
5 lezioni di vita che ho imparato dal Coronavirus
Eccomi qua allora a condividere con te 5 lezioni di vita che sto imparando in questo periodo, lezioni che in realtà nella mia testa conoscevo ma non le avevo vissute così fino in fondo. E quando una situazione la vivi, la tocchi con mano, te ne esci con un grado di consapevolezza sicuramente diverso.
1. La vita è impermanente
Non è possibile unire i puntini guardando avanti; potete solo unirli guardandovi all’indietro. Così, dovete aver fiducia che in qualche modo, nel futuro, i puntini si potranno unire.
Steve Jobs
Ho imparato ancora di più che è bene non dare troppo per scontato che domani sarà come oggi. Ho imparato che è bene avere dei piani, degli obiettivi (per una Life Coach come me poi!) ma è anche bene non attaccarsi troppo ad essi perché forse, se non riusciamo a raggiungerli, è perché c’è qualcosa di meglio in arrivo che non avevamo preventivato.
A noi umani piace ciò che conosciamo bene, le nostre abitudini, tuttavia ora più che mai credo che dobbiamo allenarci a stare comodi nell’incertezza e la flessibilità e resilienza diventano doti che non possono mancare nella tua cassetta degli attrezzi.
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2. Apprezzare le piccole cose
Inutile dire, i lockdown e le quarantene varie mi hanno aiutato a passare dal macro al micro e apprezzare ancora di più le cose semplici. Avendo già iniziato a lavorare su di me da diversi anni, per me la chiusura forzata non è stata un problema anzi è stata un’ occasione per stare con ciò che c’era. Non è un passo da poco perché stare con se stessi e ascoltarsi è qualcosa che non tutti riescono a fare soprattutto le persone molto razionali.
Cos’ ho fatto allora? Ho assaporato i momenti, me li sono gustati, li ho vissuti e praticato la gratitudine e l’ apprezzamento. Assieme ai miei figli ho realizzato il vaso della gratitudine e lo abbiamo riempito con tanti post-it colorati su ognuno dei quali abbiamo scritto ciò per cui eravamo grati. Un buon modo per allenare fiducia, resilienza e flessibilità.
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3. La morte: una nuova prospettiva
Mai come in questi ultimi anni abbiamo sentito parlare di morte. Ci sono stati momenti nei quali ho avuto paura, paura per i miei genitori e per le persone a me care e più fragili, sia per quello che poteva capitare loro e sia perché so che l’isolamento sociale ed emotivo ha i suoi effetti.
In questo periodo ho riletto un bellissimo libro “Cinque Inviti“, un libro che descrive come la morte può insegnarci a vivere pienamente e che ti consiglio di leggere.
Il Coronavirus mi ha ricordato che la morte è sempre con noi (perché non ci è dato sapere fino a quando avremo l’onore di stare qui), per questo conoscerla ed essere consapevoli che ci accompagna ogni giorno può davvero aiutarci a scoprire ciò che conta di più, apprezzare la presenza di chi è con noi e vivere con più consapevolezza ogni singolo giorno.
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4. Esplorare la paura
Da quando ho iniziato il mio percorso per me è diventato normale parlare dei miei sentimenti ed emozioni in famiglia, soprattutto di fronte ai miei figli perché appunto voglio che loro imparino ad esternarli piuttosto che farli sedimentare dentro.
Ci sono stati momenti in cui ero nervosa, a volte impaurita e di fronte alla richiesta dei miei figli di giocare, ho detto di no perché in quel momento ero preoccupata. Come ti puoi immaginare un bambino non si ferma alla prima risposta, ti chiede “Perché mamma sei preoccupata? ” .
A quel punto si è aperta per me una fase esplorativa, un momento in cui mi sono sentita davvero umana e che mi ha permesso di spalancare le porte alle mie preoccupazioni, alle mie paure e osservarle da vicino.
Esprimere ciò che senti, è un ottimo modo per dare un nome alle emozioni, riconoscerle e togliere loro potere.
Per non parlare poi dell’esempio che sei per tuo figlio quando ti togli il cappello da “perfezionista” e indossi quello da “umana“.
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5. Gestire me stessa
Una lezione di vita nella quale mi sono dovuta allenare tanto è stata quella di gestire me stessa, i miei pensieri negativi e i miei momenti di ansia e paura. E se non avessi avuto strumenti per attivarmi, sarebbe stato davvero difficile anche perché oltre a difendermi dalla mia ansia, mi sono trovata a dovermi difendere da quella che inevitabilmente percepivo dalle persone attorno a me.
Credo che ognuno sta vivendo questa situazione con la sua mappa della realtà, concetto che ho appreso dalla Programmazione Neuro Linguistica, e che significa che la realtà non è una sola, perché ognuno vede ciò che vede in base alle proprie credenze. Ecco perché sto sempre molto attenta quando le persone parlano, perché spesso dietro a ciò che dicono ci sono le loro convinzioni che plasmano la loro visuale.
Conoscendo questo, esercitando il controllo su ciò che posso cambiare e aiutandomi con tecniche di respirazione mirate a calmare la mente, sono riuscita a rimanere centrata, in uno stato di calma con una buona dose di fede, fiducia e speranza. Stati che al giorno d’oggi mi pare che molte persone hanno perso.
Lezioni di vita: quali sono le tue?
Lo scopo della vita non è diventare ricchi, famosi o potenti. Lo scopo di ogni vita è crescere in saggezza e imparare ad amare meglio.
Rachel Naomi Remen, M.D.
Questa citazione per me è bellissima, in essa è racchiuso il succo della nostra esistenza. In fondo vale la pena vivere per questo, cogliendo gli insegnamenti dietro a ciò che ci accade, lasciando andare il giudizio o la critica per avvicinarci sempre di più a ciò che dà veramente senso alla nostra vita.
Un consiglio che mi sento di darti è quello di prenderti cura di te senza aspettare che sia qualcun altro a farlo. Prenditi cura di te, della tua mente, delle tue emozioni, del tuo corpo, allenati ad essere pronta/o ad affrontare la fatica, le turbolenze e gli ostacoli.
Non credere alle pillole magiche o alle scorciatoie, il più delle volte non sono la soluzione.
Tutto ciò che vale la pena richiede uno sforzo, richiede volontà, determinazione e costanza. Se vuoi davvero fare il primo passo puoi iniziare da qui.