bambini che non ascoltano

Bambini che non ascoltano: 3 modi per farti ascoltare.

Lo so. Ripeti le cose 100 volte eppure tuo figlio pare non capire ciò che gli stai chiedendo. Ti capisco molto bene perchè sono mamma pure io e so quanto è frustrante dover ripetere le cose e trovarti di fronte bambini che non ascoltano e fanno tutto il contrario di ciò che dici loro.

Cosa significa tutto ciò? Che i bambini hanno qualche problema? Assolutamente no, siamo noi adulti che dobbiamo imparare la loro lingua e formulare richieste facili e comprensibili per loro.

Vediamo come in questo articolo.

Bambini che non ascoltano: un cervello work in progress

Per prima cosa, tuo figlio non è un adulto, è inutile trattarlo come tale e relazionarti a lui come se fosse già grande.

Devi sapere che il cervello raggiunge la sua massima maturazione ed efficienza attorno ai 25 anni, ciò significa che il cervello di tuo figlio è work in progress, in formazione, prevalentemente emotivo, poco logico e razionale.

In parole semplici la corteccia pre-frontale ovvero la parte più nuova del cervello adibita al ragionamento, alla pianificazione, alla valutazione, al problem solving, si sviluppa tardi ( attorno ai 25 anni abbiamo detto ) e prima che questo avvenga il cervello di tuo figlio va ad emozioni, significa che ragiona ma lo fa in modo più emotivo.

Le emozioni per lui sono importantissime, così pure la sua intelligenza emotiva che secondo me non dovresti trascurare se vuoi che tuo figlio cresca sentendosi adeguato in ogni situazione, equilibrato e felice.

Pensa ad un preadolescente che fa cose perchè secondo lui sono eccitanti e fighissime e da solo non è in grado di valutare eventuali conseguenze. Stiamo parlando di ragazzi di 12/13 anni….pensa se tuo figlio è ancora più piccolo con che cervello viaggia.

Quindi come fare nella pratica per smettere di trovarti di fronte bambini che non ascoltano e catturare invece l’ attenzione di tuo figlio con più facilità?

Lettura consigliata: Come educare tuo figlio alle emozioni.

Bambini che non ascoltano: 3 modi per catturare l’ attenzione

La mente di tuo figlio parla il linguaggio delle emozioni, delle immagini e delle sensazioni, quindi metti da parte ramanzine, lunghe spiegazioni logiche e sperimenta queste 3 modalità.

1. Trasforma in positivo le tue richieste

Il cervello funziona per immagini ovvero, se ti dico di NON immaginare un elefante giallo a pois rossi, cosa vedi nelle immagini interne della tua mente?

Un elefante giallo a pois rossi….giusto?

Avrai letto 1000 volte un esempio di questo tipo tuttavia lo propongo spesso perchè rende l’ idea.

Ecco perchè tutte le richieste proposte con il NON andrebbero eliminate e sostituite con il suo opposto positivo.

Per cui per ricevere ascolto da tuo figlio, evita di dirgli ciò che non deve fare e digli ciò che vuoi che faccia.

Ecco alcuni esempi:

  • Non urlare diventa “parla a voce bassa come sto facendo io
  • Non attraversare la strada diventa “ fermati sul marciapiede “
  • Non correre diventa “cammina
  • Non saltare sul divano diventa “stai seduto sul divano

I comandi devono essere chiari, specifici, trasformati in positivo e con un tono adeguato…cioè senza urli!

2. Fagli notare quando fa cose che tu approvi

L’ errore che spesso fai con tuo figlio è quello di ricordargli ogni santo giorno ciò che non fa di buono…

  • Non mi ascolti mai”
  • Fai sempre di testa tua”
  • Combini sempre guai”
  • “Urli sempre”
  • Sei il solito smanone

In questo modo non fai altro che rinforzare questi comportamenti, che a maggior ragione tuo figlio continuerà a ripetere. Immagina quali pensieri si farà su di sé e come questo inciderà sulla sua autostima.

Quello che devi fare è tutto il contrario ovvero fargli notare quando fa cose che tu apprezzi.

  • Se sta seduto a tavola per l’intera durata della cena tu devi essere lì a dirgli: ” Ma che bravo che sei stato questa sera a stare seduto composto a tavola….
  • Se ti aiuta a scaricare la spesa tu devi essere lì a dirgli : ” Grazie che mi aiuti, non sai quanto sono felice, vedo un bambino molto gentile ” .
  • Se c’è gelosia tra fratelli e ti trovi di fronte per un attimo i tuoi figli che vanno d’ accordo e giocano insieme, tu devi essere lì a dire : ” Ma che meraviglia vedervi giocare insieme serenamente, sono proprio orgogliosa/o di voi

Adottando questa modalità soddisfi diversi bisogni fondamentali di tuo figlio : il bisogno di sentirsi accettato, amato, parte del contesto familiare, sostenuto, incoraggiato, approvato e ciò ti permette di gettare le basi di una relazione fondata sull’ amore, il rispetto e la fiducia reciproca.

Lettura consigliata: Migliorare l’ autostima di tuo figlio

3. Fagli provare e sentire il vantaggio immediato che ottiene facendo come tu dici

Un’ altra leva che puoi usare con tuo figlio per fargli fare le cose come tu vuoi è quella di fargli provare il vantaggio immediato che ottiene facendo quello che tu gli proponi.

Non sto dicendo che devi crescere un figlio che come un burattino fa tutto quello che tu gli dici, sia chiaro, tuttavia nell’ arco di un’ intera giornata ci sono cose che vanno fatte ( compiti, doccia, fare lo zaino, sistemare la camera…) e in quei momenti tuo figlio va guidato.

In quei momenti la leva del vantaggio è molto utile, ecco alcuni esempi:

  • fai i compiti così poi sei libero e hai più tempo per giocare
  • fai la doccia così sei tutto pulito e profumi!
  • sistema i tuoi giochi in camera così quando li cerchi sai dove trovarli oppure così la tua stanza è bella e in ordine

La leva del vantaggio oltre a portare tuo figlio a compiere certe azioni, allenano tuo figlio a fare le cose non più interesse e motivazione.

Figli che non ascoltano: passa alla pratica.

Ora conosci qualche modalità per porti in modo nuovo di fronte a tuo figlio, migliorare la comunicazione con lui e ricevere ascolto e attenzione con più facilità.

Metti in pratica e se vuoi davvero migliorare la comunicazione con tuo figlio e costruire una relazione di rispetto e fiducia, clicca qui sotto.

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