difendersi

Come aiutare un bambino a difendersi dalle prese in giro dei compagni

Ti sei mai trovata di fronte a tuo figlio che ti racconta di essere stato preso in giro dai compagni?

Hai mai provato fastidio e rabbia perché le maestre ti dicono che il tuo bambino non sa difendersi dai gesti poco carini dei coetanei?

Ogni giorno ascolto racconti di mamme che hanno figli che già alle elementari subiscono gesti inaccettabili (offese, brutte parole e a volte anche gesti poco carini …) per cui credo che sia importante insegnare a tuo figlio a difendersi poiché è inevitabile che si troverà di fronte a qualche coetaneo ostile e poco simpatico.

Non ho le risposte a tutto tuttavia in questo articolo voglio passarti ciò che secondo me può aiutare il tuo bambino a gestire al meglio episodi che fino ad oggi lo hanno turbato.

Difendersi: cosa è bene sapere

Quando un bambino ha comportamenti irrispettosi e offensivi con i compagni è bene andare oltre alle sue azioni e osservarlo come un bambino che in realtà ha bisogno di aiuto.

Lo so, forse tu non sarai tanto d’accordo e può essere che credi che l’unica soluzione per insegnare a tuo figlio a difendersi sia ripagare il suo amichetto con la stessa moneta. Ti accorgerai per tua esperienza che questa strategia non dà risultati, anzi può portare tuo figlio a mettere in atto gli stessi atteggiamenti che ora condanni nel suo amico.

Mi permetto di dire che, purtroppo, ai bambini oggi non viene insegnato ad esprimere e gestire ciò che sentono e i loro comportamenti inaccettabili ne sono la dimostrazione. Per questo come ha bisogno di aiuto un bambino che non sa difendersi, allo stesso modo ne ha bisogno un bambino che ha atteggiamenti offensivi e spiacevoli nei confronti degli altri.

Per cui per prima cosa evita di fare questo errore con tuo figlio e insegnagli a non reprimere le emozioni, così crescerà più equilibrato e capace di relazionarsi con gli altri in modo sano.

Difendersi: parti da dentro

Se vuoi insegnare a tuo figlio a difendersi dovrai lavorare al suo interno, su ciò che pensa di lui, su ciò che si dice e per questo non puoi aspettarti risultati immediati. Ci vuole tempo ma credimi che ne varrà la pena.

Spesso un bambino che non sa difendersi ha una bassa autostima, ciò significa che crede di valere poco come persona e quindi si fa per così dire ” trattare poco bene “.

Se noti certi bambini prendono in giro solo alcuni compagni, non tutti. Ti sei mai chiesta perché? Perché tutto è energia, tutto è vibrazione e noi umani abbiamo ognuno la nostra frequenza.

Prenditi un attimo e ascolta la canzone di Frozen, Il Regno di Ghiaccio All’ Alba Sorgerò e poi continua a leggere l’articolo.

C’è un punto nel testo in cui lei dice ” un mio pensiero cristallizza la realtà ” , sai cosa significa?

Vuol dire ogni nostro pensiero modella la nostra realtà, il pensiero diventa materia, questo non lo dice Frozen 🙂 , lo dice la fisica quantistica.

Se io penso continuamente di non valere, di essere stupida o inadeguata, di non essere abbastanza, di essere brutta, di non meritare, di non avere amici e che nessuno mi vuole bene, attorno a me attirerò situazioni che confermeranno che tutto ciò è vero.

Questa cosa succede per tutti, anche per tuo figlio, per cui se attira a sé bambini che lo prendono in giro, lo offendono o lo trattano male è bene rivedere quali sono i pensieri e le convinzioni che gli frullano nella sua testa.

Lettura consigliata: Migliorare l’autostima di tuo figlio

Aiutare tuo figlio a difendersi: cosa fare nella pratica

Per prima cosa se vuoi che tuo figlio impari a difendersi, ti dico già che anche tu dovrai lavorare su di te, non hai idea di quanto sia potente l’impatto sulla crescita di tuo figlio quando tu ti metti in gioco e ti dedichi alla tua crescita personale.

Se porti nella pratica i 3 consigli che sto per darti sono certa che tuo figlio non solo imparerà a difendersi ma attirerà a sé nuove esperienze, persone e situazioni in linea con la vibrazione dei suoi nuovi pensieri potenti, positivi e di sostegno.

1. Evita di dirgli che cosa deve fare

Se tuo figlio torna a casa e ti dice che i suoi amici lo hanno preso in giro o durante l’intervallo si è trovato escluso, ascoltalo senza fare commenti e soprattutto senza dirgli che cosa avrebbe dovuto fare. Se non lo ha fatto è perché non ci riesce e c’è qualche paura che lo blocca.

Ascoltalo, lascialo parlare e soprattutto esplora con grazia e senza giudizio. Un buon modo potrebbe essere questo: ” Caspita, mi dispiace tanto per quello che ti è successo e tu come ti sei sentito, che cosa hai provato?

In questo modo lui si sente compreso e gli dai il permesso di riconoscere la sua emozione.

Lettura consigliata: Come educare tuo figlio alle emozioni

2. Fai attenzione a ciò che gli dici

Se ascolti bene tuo figlio quando parla puoi renderti conto di ciò che pensa di se stesso e una cosa che voglio che tu sappia è che l’ambiente in cui vive (famiglia, scuola, gli amici, i nonni…) lo condiziona fortemente.

Da 0 a 7 anni un bambino ha una mente ancora immatura, non ha un filtro che gli permette di scartare ciò che lo ferisce. E’ un pò come fare il download al computer, lui scarica tutto.

Se si sente dire spesso che non è bravo, che è disobbediente, disordinato, che non si merita niente, che non gli vuoi bene se fa quella cosa che a te non piace, ahimè l’immagine che si crea di se stesso non sarà delle migliori.

Lettura consigliata: Come aumentare l’autostima nei bambini

Per cui fai attenzione a ciò che gli dici e la cosa interessante è che il modo in cui parli a tuo figlio spesso assomiglia molto al modo in cui parli a te stessa e il tuo dialogo interno probabilmente lo hai ereditato dalle persone di riferimento che hai avuto attorno da bambina.

Quindi ascoltati mentre parli a te stessa e a tuo figlio, correggi laddove è necessario e vai a rivedere la tua autostima perché quando impari a coltivarla su di te, ti verrà spontaneo promuoverla anche a tuo figlio.

Lettura consigliata: Come aumentare l’autostima

3. Promuovi in te ciò che vorresti vedere in tuo figlio

Vuoi che tuo figlio impari a difendersi? Quindi nello specifico che cosa vorresti che facesse e dicesse di fronte ad un compagno che lo prende in giro?

Crea nella tua mente un film su come vuoi che la scena sia. Come si muove un bambino che sa difendersi? Come gesticola? Che parole dice a se stesso e a chi ha di fronte?

Come sai i bambini seguono l’esempio dei genitori e i primi anni non fanno altro che imitare in tutto e per tutto (pensieri, convinzioni, modalità di gestire emozioni, comportamenti e gesti). Per cui è bene chiederti: ” Che cosa posso fare io oggi per promuovere questo comportamento in mio figlio? ” .

Da leggere: Life Coach per mamme: come può aiutarti

Difendersi con l’amore per se stessi

Il miglior modo per difenderci dalle persone che hanno comportamenti per noi inaccettabili è provare amore per noi stessi innalzando la nostra vibrazione.

Romina

In questi giorni io e mia figlia abbiamo fatto un’attività insieme e l’obiettivo era appunto sostenere la sua autostima. Abbiamo preso dei fogli e su ognuno abbiamo scritto affermazioni positive sulla sua persona. Ti faccio qualche esempio : sono una bambina meravigliosa, sono amata e circondata da amore, mi merito di avere tanti amici, vado bene così come sono, difendo ciò che per me è importante etc.

Le abbiamo ritagliate, decorate e appese allo specchio del bagno e sul frigo in cucina in modo che tutti possiamo ricordarci quelle belle frasi e leggerle.

E’ un’attività molto semplice ma ti garantisco che lascia il segno. Crea all’interno di tuo figlio un nucleo solido di amore e rispetto per se stesso e non avrà problemi ad affrontare le sfide della vita.

Quindi non ti resta che sperimentare e se vuoi fare i tuoi primi passi, leggi il primo capitolo del mio libro.

61 Condivisioni

Articoli simili

21 Commenti

  1. Eccomi,mio figlio è appena tornato a casa in lacrime perché i suoi compagni l’hanno preso in giro…ha iniziato uno e via tutti gli altri lo hanno seguito…persino i suoi amici…lui e’ imbarazzato ,triste e un po spaventato,ha detto di non voler più andare a scuola…e io ho pianto con lui…sono stata bullizzata e mi sono rivista…ho pensato non può succedere anche a lui e il primo istinto è stato quello di chiamare la mamma di questo bambino e cantagliene 4…ora sono triste per lui e spero che passato qualche giorno tutto torni alla normalità…lui non sa difendersi, ma non credo abbia problemi di autostima…è bravo a scuola ed è sveglio è molto empatico e sensibile,è un bimbo che non usa violenza né verbale né fisica…è il classico patatone, buono con tutti…forse ahimé sarà destinato a soffrire…il mondo non è per i buoni,ma per i furbi e cattivi…

    1. Ciao Trista, grazie per il messaggio.

      MI dispiace per il tuo bambino e capisco cosa provi. Seguo diverse famiglie che vivono situazioni simili.

      In questi casi è importante lavorare a livello interiore, sull’immagine che tuo figlio ha di sé e se vuoi tu puoi aiutarlo lavorando a tua volta su te stessa.

      Se hai bisogno sono qua.

      Un caro saluto

      Romina

  2. Salve, mia figlia nove anni spesso mi dice che la sua amichetta del cuore la prende in giro, questo accade quando sono in gruppo, quando sono da sole vanno d’amore e in accordo!Mia figlia e buona e rispettosa e soffre molto quando questa bambina non la considera o la tiene fuori…come posso aiutarla?

  3. Salve mia figlia ha 6 anni ed ha un amica di famiglia della stessa età . Da quest’anno sono in classe insieme, ma per me è diventato un incubo ! Mia figlia ha timore di lei e quindi fa quello che gli chiede di fare ! Deve stare solo con lei e deve fare tutto ciò che dice lei e se nn lo fa la ricatta dicendole che nn sarà più sua amica o le urla ! Io sicuramente nn sto gestendo la situazione correttamente! Ho bisogno di aiuto! Grazie anticipatamente!

    1. Ciao cara! Puoi iscriverti al mio blog se vuoi e scaricare una risorsa gratuita dove trovi spiegate modalità che ti possono aiutare a crescere una figlia sicura di sè e sempre più capace di farsi rispettare. Se poi lavori su di te ancora meglio!!! Ti lascio il link qui>>> https://rominaangeli.ck.page/autostimafigli .
      Un caro saluto
      Romina

  4. Gentile Romina, proprio oggi mia figlia di soli 4 anni è tornata dall’asilo dicendo che una compagna la chiama sempre “cacca” e parlando con lei è palese che la cosa la faccia stare male. Ho provato a consolarla e ovviamente a supportarla, facendola sentire amata ma vorrei provare a darle anche degli strumenti pratici per cercare di svincolarsi da questa situazione, in modo da non farle riaccadere. Cosa potrei suggerirle di fare o non fare/ cosa eventualmente potrebbe rispondere per smontare la cosa sul nascere? Mia figlia è tra le più piccole (dove viviamo noi, in Svizzera, l’asilo ha classi miste che vanno dai 4 ai 6 anni e questa bimba è quasi sicuramente più grande di lei, tra l’altro parlano tutti tedesco e mia figlia non è ancora fluente e temo che anche questo sia visto come un punto di debolezza). Grazie per il suo aiuto

    1. Ciao cara!

      Dunque, quello che puoi fare è dialogare con la tua bimba per scoprire di più, ad esempio chiederle: ” Ma tu come ti senti quando la sua amica ti dice quella parola (come vedi non nomino quella parola) ? “. Se è abituata a nominare e riconoscere le emozioni potrebbe dirti come si sente o altrimenti no, tuttavia puoi osservare e leggere il suo linguaggio non verbale (il corpo ci dice tante cose). Tieni conto che ha 4 anni e non dà lo stesso significato che dai tu a quella situazione, noi grandi siamo più condizionati e strutturati.

      In più, ed è per me la cosa più importante, lavorerei su di te, su come questa situazione “ti fa sentire “, come la vivi tu? Come ti senti? Come non ti senti? Dove ti va a “toccare”? Qui lavoriamo sulla causa. Gli altri sono il riflesso dei nostri pensieri, attraverso gli altri ( i nostri figli compresi) vediamo parti di noi.

      Se individui quella parte, se inizi a nutrire tu quella parte e l’ accogli vivrai in modo differente quell’ episodio, lo guarderai in modo diverso e gli darai la giusta attenzione (Non troppa e non troppo poca).

      Più ti tocca e più è importante lavorarci, perché tua figlia sente cosa provi o meglio lo percepisce.

      Spero di essere stata chiara.

      Un caro saluto

      Romina

  5. Grazie mille, sei stata chiarissima!
    Non nascondo che la cosa mi abbia toccato parecchio perché sono a conoscenza ahimè di molte storie spiacevoli di “bullismo” qui dove viviamo (sulla base di esperienze di figli di amici che frequentiamo e di racconti di conoscenti) anche in età’ prescolare, che mi hanno sconvolto e disgustato e quindi ho un po’ le antenne dritte ora. Lavorerò sicuramente su di me, come mi ha consigliato, così da comprendere meglio cosa la cosa ha smosso in me, e cercando però al contempo di monitorare con la giusta attenzione la situazione. Grazie ancora!

  6. Ciao mia figlia ha 6 anni e stasera mentre leggiavamo un libro che parla dell unicità dei bambini è scoppiata in lacrime dicendomi che a scuola un una bambina di 5 la prende in giro perché è cicciona, mi sono sentita molto triste per lei è non so come aiutarla , lei mi dice che non la risponde perché ha paura , come posso aiutarla grazie ☺️

    1. Ciao Giusi. Puoi aiutarla facendole esprimere ciò che prova prima di tutto. Puoi dirle, e tu come ti senti quando ti dice così? Aiutala a tirare fuori la sua emozione, a darle un nome e poi convalida il sentimento con un semplice ” immagino, ti capisco…anche io mi sarei sentita così….”. Se questa situazione la rende triste o altro è probabile che lei si ” sente ” in quel modo ( cicciona ). Quando crediamo a qualcosa che gli altri ci dicono ci fa male, se non ci crediamo rimane sempre un’ opinione. Aiutala tu con le parole a sentirsi adeguata e a suo agio con se stessa. Nel mio libro Essere Mamma Oggi trovi qualche spunto utile!!!

  7. Caio Romina, mio figlio ha 9 anni è buono e non riesce a difendersi ne in modo verbale ne fisico. E’ socievole va con gli altri bambini ma sceglie sempre quelli più piccoli di lui anche se molto piccoli è il migliore amico di un bambino che ha un lieve tratto autistico ( secondo me perché non gli possono fare nulla). Di solito quando gioca lo mettono in mezzo non e mai lui protagonista del gioco per non parlare di quando sono sono con i giochi interattivi, insomma lui si priva per far contenti gli altri segue molto gli altri non vorrei che lo potessero trascinare a fare cose di cui lui non si rende nemmeno conto.

    1. Ciao Gennaro! Capisco bene ciò che scrivi. Spesso il modo in cui i nostri figli interagiscono è molto simile a quello che usiamo noi genitori perchè imparano da noi grandi. Ti chiedo: ” il modo di interagire di tuo figlio ti parla? Ti rivedi in qualche modo o in qualche dettaglio? Da chi pensi possa aver imparato ad agire in questo modo? ” . I nostri figli imparano attraverso il nostro esempio che mettiamo in campo ogni giorno, spesso credimi non ce ne rendiamo neppure conto perchè molte delle cose che facciamo, le facciamo in modo inconsapevole. Proprio per questo dal mio punto di vista, ciò che puoi fare, visto che le spiegazioni non sono di facile comprensione per i bambini , è molto più potente mostrare attraverso il nostro esempio come possono interagire al meglio. L’ atteggiamento è il risultato dei nostri pensieri, credenze, convinzioni (su noi stessi e gli altri) emozioni, parole e infine azioni, quando interveniamo per mostrare ai nostri figli il nostro miglior atteggiamento, mostriamo loro una nuova modalità di azione e già in questo modo offriamo loro nuove possibilità di scelta.

      Se ti interessa lavorare su di te e scoprire come approcciarti in modo nuovo con tuo figlio, non esitare a scrivermi.

      Un caro saluto

      Romina

  8. Ciao, mi serve un consiglio ..io ho un bimbo di quasi 6 anni che e’ allegro e forse troppo buono gioca e ride con gli altri bambino ma quando qlcuno gli fa un dispetto e gli prende un gioco si mette a piangere come un bimbo piccolo … gli ho spiegato varie volte che ormai e’ grande e puo’ esprime a parole la rabbia rispondendo o anche sgridando a sua volta ma non c e’ verso non riesce a essere piu’ forte e ho tanta paura che poi piu’ avanti va’ se non butta fuori un po di carattere verra’ bullizzato …come posso aiutarlo ?? cosa posso dirgli ? e ti chiedo se c e’ qlc sport adatto che lo aiuti a tirarw fuori un po le “unghie” … grazie mille

    1. Ciao Monica. Come dico spesso alle mamme, sarebbe interessante capire il perchè del ” pianto “. Cosa accade dentro tuo figlio? Che cosa pensa? Che cosa vuole? Come si sente in quel momento quando qualcuno gli fa un dispetto? Hai mai provato a chiederglielo? Le risposte che arrivano sono materiale utile per aiutarlo. In più, può essere utile lavorare sulla tua paura che venga bullizzato perchè appunto è una tua paura che vedi attraverso di lui. Come vorresti che lui reagisse di fronte ad un dispetto? Che cosa dovrebbe pensare secondo te? Tu come faresti? Mostraglielo tu con il tuo esempio nella vita di tutti i giorni (tanto capiterà anche a te che qualcuno ti faccia uno sgarbo…) così non è necessario dare spiegazioni e qui entra in gioco il lavoro su di noi che fa tutta la differenza!

      Un caro saluto

  9. Salve, il mio bambino ha 7 anni e sono due note che porta a casa da scuola queste ultime 3 settimane. Le maestre dicono che è particolarmente irrequieto e dispettoso con i compagni. Ho cercato di farlo aprire con me, non racconta molto della scuola. Dice che anche alcuni suoi compagni gli danno fastidio con piccole botte e prendendogli le cose ma la maestra le note le ha date solo a lui. Ad esempio, due bambini gli hanno preso la sciarpa e se la lanciavano. La sciarpa è stata poi ritrovata dalla maestra nel secchio. Nessuno si è fatto avanti per ammettere di avercela buttata. Due GG dopo mio figlio ha staccato un pezzo removibile dal cappuccio di uno di questi compagni e la maestra gli ha dato una nota. Ora, tra 1 settimana avrò i colloqui e ne parlerò bene con le insegnanti. Ma con lui come devo comportarmi? Una punizione secondo lei sarebbe sbagliata?
    Grazie

    1. Salve Sonia! Io non condivido le punizioni, spesso creano ancora più rabbia e ostilità. Parlane prima con le insegnanti in modo da avere più dettagli e valutare bene come sono andate le cose. Sicuramente sarebbe interessante capire come mai tuo figlio ha agito in quel modo, senza giudizio intendo…..e aiutarlo a comprendere che è normale provare fastidio quando qualcuno non ci rispetta e quindi convalidare ciò che prova. Ciò non toglie la necessità di aiutarlo a trovare un comportamento idoneo per difendersi e magari semplicemente potendone parlare con le maestre.

  10. Ciao Romina
    Mio figlio ha 12 anni.
    È sempre stato un bambino sensibile educato al rispetto e all’empatia, ma come puoi immaginare, non sono doti adatte al mondo di oggi. È stato vittima di bullismo sociale da parte dei compagni di classe alle elementari, compreso il suo migliore amico , tanto che il suo malessere ha costretto a portarlo in un’altra scuola. Alle medie. non va meglio. Non riesce a difendersi, gli si bloccano le parole e preferisce non reagire. Ma se deve difendere gli altri parte in quarta.
    In famiglia io sono presente, il papà un po’ meno, perché si dedica pochissimo ai figli (ne abbiamo un altro di 8).
    Il ragazzo gioca a calcio, ma anche la è considerato scarso e sfigato, quindi la socializzazione è pari a 0. Ma lo sport gli piace tantissimo. Questa è un’età terribile, perché i ragazzi (sia maschi che femmine) sanno essere davvero terribili.
    Cosa mi consigli?

    1. Ciao Simona. Se vuoi iscriviti a questo link >>>https://rominaangeli.ck.page/autostimafigli e scarica la guida pratica dove trovi 11 spunti pratici utili da usare con tuo figlio per aiutarlo a sentirsi a suo agio con se stesso.
      E’ necessario educare i nostri figlio all’ immenso valore che hanno indipendentemente da tutto il resto: voti, capacità, abilità, risultati e comportamenti, un modo di educare che è tutto il contrario di quello che la società ci propone. Bisogna avere coraggio per andare controcorrente e scegliere l’ amore incondizionato non solo per i nostri figli ma prima di tutto per noi. Un caro saluto, fammi sapere se la guida ti è stata utile! Romina

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *