Come educare tuo figlio alle emozioni
Mio figlio è arrogante e scontroso, ha dei comportamenti che non riesco a gestire.
Mio figlio si è chiuso in se stesso, non parla non racconta nulla e inizio a preoccuparmi.
Spesso lavoro con genitori che si sentono disarmati perché non sanno come fare ad educare i figli o hanno spesso paura di non fare la cosa giusta.
Li capisco e ora più che mai se non conosci il tuo bambino e non hai strumenti pratici alla mano, ogni fase del suo sviluppo potrebbe sfinirti e farti sentire inadeguato.
Ecco perché dico spesso che quando si hanno figli bisogna mantenersi giovani in tutti i sensi e stare al passo con i tempi, non solo con la moda ma anche con l’educazione.
Seguimi in questo articolo perché ti parlerò di come educare tuo figlio alle emozioni, quella parte troppo spesso trascurata e che per lui invece è il suo mondo.
Come educare oggi
Un conto è fare figli, un conto è crescerli. Ce ne stiamo accorgendo sia io che te in questa fase sfidante che stiamo vivendo e che ha fatto irruzione nella nostra quotidianità con prepotenza facendo emergere le nostre ansie, preoccupazioni, la nostra rabbia e la paura che l’incertezza porta con sè.
Ecco, questo è il momento giusto per educare in modo nuovo, non solo i nostri figli ma anche noi stessi perché ti accorgerai che, non puoi insegnare a tuo figlio ciò che neppure tu sai.
Come fai ad aiutare tuo figlio a gestire la rabbia se tu per primo la reprimi o la butti addosso agli altri?
Come puoi aiutare tuo figlio a parlare di sè se ogni volta che ti dice qualcosa hai sempre una risposta pronta del tipo ” dai fregatene, lascia perdere, non devi pensare a queste cose, devi stare tranquillo…”
Come puoi supportare tuo figlio che ha paura della morte se solo a sentirla nominare ti paralizzi?
Arduo compito, lo so, ma i tempi ci chiedono a gran voce di allenare i nostri muscoli emotivi perché è solo grazie a questi che si affronta meglio lo stress, l’ansia, la rabbia e la paura.
Ecco perché sono felice di presentarti un’ amica fedele che diventerà la tua compagna di viaggio da oggi in poi e che potrai allenare in tuo figlio: sto parlando dell’ intelligenza emotiva.
Secondo gli ultimi studi infatti, l’ 80% del nostro successo (nelle varie aree della nostra vita) è determinato da competenze e abilità emotive e non tecniche.
Per intenderci non basta più saper far bene i conti, avere un metodo, una strategia efficace se non sappiamo gestire noi stessi e relazionarci in modo sano con gli altri.
Intelligenza emotiva: che cos’è
L’intelligenza emotiva è un aspetto dell’ intelligenza legato alla capacità di un individuo di riconoscere, comprendere e gestire in modo consapevole le proprie emozioni oltre che connettersi e comprendere quelle degli altri.
L’intelligenza emotiva è stata trattata la prima volta nel 1990 dai professori Peter Salovey e John D. nel loro articolo “Emotional Intelligence” poi lo stesso tema è stato successivamente trattato nel 1995 da Daniel Goleman (psicologo, scrittore, giornalista statunitense) nel suo libro “Emotional Intelligence”.
Quindi ad oggi possiamo dire che un buon quoziente intellettivo ( il QI, quello che misura per intenderci il funzionamento razionale, la logica intellettuale ) non è tutto ma solo un aspetto dell’intelligenza.
C’è un’ altra parte molto importante che è quella emozionale e se vuoi sapere come educare tuo figlio alle emozioni, dovrai tenere conto che il suo cervello è prevalentemente emotivo.
In parole semplici significa che per lui le emozioni sono la sua realtà e capisci bene che se trascuri questa parte, le conseguenze saranno una bassa autostima, bambini insicuri, scarsa fiducia in se stessi e difficoltà nelle relazioni con gli altri.

Come educare tuo figlio alle emozioni in famiglia
Avrai capito che anche tu dovrai tirare fuori il coraggio e scendere al livello delle tue emozioni per riconoscerle, scoprire come le gestisci e se serve modificare vecchi schemi.
Questo è un cambiamento che merita la tua attenzione se vuoi crescere un figlio che si piace, sicuro di sè, se vuoi migliorare l’autostima del tuo bambino e aiutarlo a instaurare sane relazioni con gli altri oltre che migliorare il suo livello di apprendimento.
Ma vediamo ora cosa puoi fare a casa per allenare l’intelligenza emotiva di tuo figlio:
1. Parla delle tue emozioni
L’universo ha senso solo quando abbiamo qualcuno con cui condividere le nostre emozioni.
Paulo Coelho
Spesso in famiglia si parla di fatti, cose che accadono, commissioni da fare ma si parla troppo poco dei propri pensieri, stati d’animo e di ciò che si prova. Al contrario è molto importante che tuo figlio fin dai primi anni senta “nominare” le emozioni, solo così può crearsi il suo alfabeto emotivo.
Ricorda che tuo figlio ti osserva, ti imita soprattutto i primi anni. Come ti stupisci che ripete le tue stesse parole, ha la tua stessa camminata o la tua mimica, ti accorgerai che impara da te anche il modo in cui gestirà rabbia, ansia, paura o vergogna.
2. Togli il giudizio
Un bambino parla di sè se non si sente giudicato, se si sente capito e compreso, quindi è molto importante togliere di mezzo il giudizio.
Nel video ti spiego un gioco che potete fare in famiglia per ridurre il giudizio, aprire le porte al dialogo e conoscervi ad un livello profondo.
3. Correggi i comportamenti di tuo figlio non le sue emozioni
Tutte le emozioni vanno bene, non esistono emozioni positive o negative semmai è in base all’ esperienza che facciamo con una determinata emozione, che poi etichettiamo buona o cattiva un’ emozione. Di nuovo cadiamo nel giudizio.
Quindi un passo fondamentale è renderti conto del significato che hai dato alle emozioni e se necessario ristrutturarlo e come Life Coach posso facilitarti in questo processo.
Il passo successivo è quello di aiutare tuo figlio a comprendere l’emozione che prova e poi convalidarla. Ti faccio due esempi:
“ Ho visto che hai sbattuto la porta, che succede? sei arrabbiato? Va bene arrabbiarsi, non va bene sbattere la porta in quel modo, vieni qui dai che così mi racconti cosa è successo e come ti senti….”
“Ho sentito che hai detto certe parole a tuo fratello poco fa. Che succede? Sei infastidito, sei geloso? Va bene essere gelosi, non va bene usare quelle parole con tuo fratello”.
In entrambe le situazioni c’è spazio per le emozioni (rabbia o gelosia) che vengono “convalidate” mentre la correzione è richiesta sul comportamento.
Questo passaggio è fondamentale e se fai un buon lavoro convalidando l’emozione, aiuti il tuo bambino a rinforzare la sua autostima, perché imparerà che ciò che prova va bene, mentre la correzione è richiesta nel suo comportamento.
Lettura consigliata: Come aiutare tuo figlio a difendersi dalle prese in giro.
Come educare tuo figlio alla vita
Ora hai qualche strumento in più nella tua cassetta degli attrezzi come mamma e come papà e ricorda che ciò che stai insegnando a tuo figlio gli servirà per affrontare al meglio le sfide quotidiane.
Metti in pratica e soprattutto lavora sulle tue emozioni assieme al tuo bambino, questo ti aiuterà a trasformare le tue reazioni in scelte consapevoli.