Conflitto madre e figlia: come gestirlo e crescere insieme.
Se hai una figlia femmina, ti sarà capitato almeno una volta di vivere il conflitto madre e figlia, quella situazione in cui c’è attrito e sembra davvero difficile trovare un punto di incontro. Capricci e pretese, scatti di rabbia, porte che sbattono, parole che volano e fanno male.
Nella mia esperienza personale, ho vissuto momenti nei quali non riuscivo ad accettare lati di mia figlia, lati che avrei voluto fossero diversi, poi ho compreso che molte cose che vedevo in lei erano parti di me che avevano bisogno di essere “guardate” e ” accettate”.
E’ stata una grande scoperta, grazie a lei posso conoscermi ad un livello più profondo e specchiarmi. Ciò non significa che io e mia figlia andiamo sempre d’ accordo, ci sono momenti in cui ci ” inceppiamo “, nonostante questo stiamo costruendo un rapporto bellissimo di complicità, non giudizio e amore e in questo articolo voglio dirti come puoi farlo anche tu.
Ah dimenticavo, gli spunti che trovi in questo articolo sono ottimi anche per migliorare il rapporto con tua madre! Sempre rapporto madre-figlia è!
Conflitto madre e figlia: ostacolo o opportunità?
Ognuno è un’ immagine riflessa di te stesso: i tuoi pensieri che ti tornano indietro.
Byron Katie
Che tua figlia abbia 2 anni, 9, 15 o 30, il conflitto si fa sentire. Te ne accorgi perché è come se tra te e lei ci fosse un muro, un blocco, una resistenza, qualcosa che vi impedisce di incontrarvi a qualche livello. La relazione è irritante, fastidio e rabbia sono spesso le emozioni che prevalgono.
Non sempre è facile abbattere quel muro o almeno per me non lo è stato. Ho dovuto lavorare tanto su di me, sul mio vissuto personale, accettare me stessa per quello che sono e mia figlia per quello che è.
Il conflitto nasce quando vuoi che tua figlia sia diversa da come è e allo stesso tempo quando tua figlia vorrebbe che tu fossi diversa da come sei. Sperare che una persona sia come tu la vuoi è una lotta continua, è fonte di stress ed è cibo per l’amore condizionato, il classico ” Ti amo se sei come dico io.….” . Pensaci bene, questo significa amare veramente secondo te?
Secondo me no, è un modo di amare che usano in molti ma che fa acqua da tutte le parti. Un pò come dire: ” Ti amo a queste condizioni, altrimenti non ti meriti il mio amore…”
Dai ti pare???
Ecco quindi l’ opportunità, quella di imparare ad amare veramente te stessa e le persone per quello che sono.
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Conflitto madre e figlia: cosa fare per gestirlo.
Come fare allora se il tuo rapporto madre e figlia non ti soddisfa ed è spesso soggetto ad attriti?
1)Sposta il focus su di te
Se ti accorgi che stai giudicando tua figlia perché non è come vorresti, perché non ti ascolta, perché ti risponde male, è il momento di sospendere il giudizio e portare la tua attenzione su di te. Com’è tua figlia sono affari suoi, i tuoi affari sono ” come sei tu ” e il più delle volte, credimi, le nostre figlie hanno molto di noi solo che non abbiamo il coraggio di osservare ciò che ci mostrano.
Ecco perché il tuo esempio vale più di mille parole e lo puoi migliorare mettendoti in gioco.
Una domanda utile che puoi farti è questa:
” Quale parte di me mia figlia mi sta mostrando e che non voglio vedere? ”
E’ la tua parte insicura, la tua parte timida, la tua parte che si fa mettere i piedi in testa, la tua parte che si lamenta, la tua parte ribelle, la tua parte arrogante, qual è?
Individuala, illuminala, abbracciala ( non respingerla ma accettala ) e ringrazia tua figlia per avertela mostrata.
2. Pregi o difetti? Dove stai guardando?
Che cosa pensi di tua figlia?
Prendi un foglio e una penna e fai una lista dei pensieri che hai a proposito di lei.
Poi chiediti: “Quello che ho scritto di lei, mi crea stress oppure pace?”.
E’ una consapevolezza importante. Se ti crea stress che senso ha alimentare certi pensieri sapendo che puoi cambiarli?
Questa lista ti può essere di aiuto anche per renderti conto se sei più concentrata sui suoi pregi o sui suoi difetti. Nel caso il tuo focus sia sui difetti, prendi un altro foglio e scrivi 50 caratteristiche positive di lei, questo ti aiuta ad ampliare la tua visuale.
In genere quando tendiamo a vedere i difetti negli altri, abbiamo lo stesso atteggiamento con noi stesse. Vediamo prima i lati peggiori e i lati più belli li lasciamo chiusi in un cassetto.
3. Impara a gestire la rabbia
” I pensieri sono cose e per giunta molto potenti ”
Italo Pentimalli
Quando entri in conflitto con tua figlia è importante mantenere il controllo e saper gestire la rabbia. Sai bene che per rabbia si dicono o si fanno cose di cui poi ci si pente e questo poi nuoce all’ autostima di tua figlia.
Se la rabbia si accende è perché sotto c’è una credenza che l’ alimenta, per questo riconoscere e indagare i tuoi pensieri è un passo importante, step decisivo che metto in pratica in sessione durante i percorsi individuali e che aiuta a togliere la confusione dalla mente, eliminare la sofferenza interiore e ri-trovare pace.
Quindi ascoltati e osservati in quei momenti.
- Cosa ti passa per la testa?
- Riesci ad individuare qualche pensiero?
Metti tutto su carta, scrivere è un ottimo modo per liberare la mente, fissare nuove consapevolezze e avere materiale su cui lavorare.
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Madre e figlia: ritrova l’ armonia.
Come scrive Thich Nhat Hanh nel suo libro ” Spegni il fuoco della rabbia “, dentro di noi abbiamo sia i semi della rabbia, della paura ma anche che i semi della gioia e dell’ amore. Decidere quali innaffiare è nostro compito e come avrai capito, è necessario metterti in gioco e lavorare su di te per costruire una relazione sana con tuo figlia basata sull’ amore, l’ accettazione e la comprensione.
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