Dipendenza da smartphone: 3 modi per gestirla in famiglia
La dipendenza da smartphone è oggi un nemico molto subdolo, bambini, ragazzi e adulti spesso incollati ad uno schermo, oramai ogni occasione è buona per guardarlo. Ma com’è possibile non riuscire a resistere a questa tentazione?
Non voglio demonizzare lo smarthphone, voglio solo dirti che è importante imparare a conoscerlo meglio e mostrare ai nostri figli che noi adulti siamo in grado di usarlo con criterio (che sai già che non è così semplice) e consapevolezza, del resto siamo noi che diamo l’ esempio. Giusto?
Ecco allora qualche consiglio utile per gestire il cellulare in famiglia.
Dipendenza da smartphone: cioè?
Secondo David Greenfield, professore di psichiatria all’Università del Connecticut, “l’attaccamento allo smartphone è molto simile a tutte le altre dipendenze”, perché causa interferenze nella produzione della dopamina”. La dopamina è una sostanza chimica prodotta dal cervello che trasmette informazioni da una cellula all’altra e Lucia Giovannini nel suo libro Tutta un’altra vita, lo spiega in modo molto semplice.
“Quando sperimenti qualcosa che ti dà piacere (dolci, sigarette, internet/cellulare, droghe etc) si produce dopamina, parte della quale viaggia attraverso le cellule neuronali fino ai centri della memoria. Lì si crea una connessione tra quella determinata azione e l’ottenere la ricompensa. A quel punto ogni volta che ti trovi di fronte quella cosa che ti piace, anche se la mente dice “ti fa male, non dovresti”, il tuo cervello registra “dopamina”.
E’ un ciclo che si autoalimenta perché la dopamina fa sì che certi comportamenti diventino automatici, il problema è che non si chiede se quel comportamento è buono per te o meno, sta a te chiedertelo!”
Questo vale per il cibo, quando ad esempio mangi dolci e non riesci a fermarti, per la sigaretta (anche se sai bene che non è utile alla tua salute, smettere richiede impegno) e per il cellulare che ti tiene costantemente connesso.
Lettura consigliata: https://www.lastampa.it/2017/05/18/cultura/se-lo-smartphone-diventa-una-droga-AF9AjIVeGnlhGQZ4DpNAMN/pagina.html
Dipendenza da cellulare: quali conseguenze?
Non voglio farla tragica perché oggi lo smartphone è entrato nella vita di tutti di noi, offre davvero tanti vantaggi tuttavia il confine tra l’uso e l’abuso è davvero sottile. Sta di fatto che tuo figlio ti osserva, ti imita, segue il tuo esempio ed è chiaro che se ti vede costantemente connesso al tuo cellulare lui farà altrettanto e se ti vede assente e disinteressato a lui, di sicuro andrà da qualche altra parte a cercare ciò di cui ha bisogno.
Ecco alcune conseguenze della dipendenza da smartphone:
- spreco di tempo in rete in attività o cose inutili
- perdita della tua libertà, perché non sei tu che gestisci il tuo cellulare ma è lui che gestisce te
- essere molto connessi con l’esterno e poco invece con l’interno
- tempo tolto all’ascolto attivo, al dialogo in famiglia, con i figli, al gioco e al confronto costruttivo
- non riuscire a creare una relazione con i propri figli
Lettura consigliata: Come dare un senso alla vita
Dipendenza da internet: una conseguenza ancora più grave
Nel libro “Generazione H” di Maria Rita Parsi (psicoterapeuta, psicopedagogista, scrittrice) si parla della sindrome di Hikikomori, un fenomeno nato in Giappone che riguarda i ragazzi che si chiudono nella loro stanza e vivono solo in rete. Non studiano, per mesi non vanno a scuola, distaccati dai genitori (spesso troppo impegnati a lavorare ) dagli amici e dalla realtà. Nel libro sono raccontate storie di ragazzi giovanissimi che hanno rischiato di perdersi nel mondo virtuale dove scoprono tante cose belle, incredibili ma anche oscene e terribili. Ragazzi dipendenti dalla rete. Tutte storie che spesso finiscono con un epilogo simile: il bisogno nascosto di questi ragazzi di essere ascoltati, di sentire di avere a fianco genitori che si interessano a loro, con i quali poter parlare di come si sentono, dei loro disagi senza sentirsi giudicati.
Ti rendi conto di quanto è importante il nostro ruolo?
Dipendenza da smartphone: 3 modi per gestirla in famiglia
Se in questo momento ti accorgi di avere in mano un po’ troppo spesso il tuo smartphone, è un buon segno. Come per qualsiasi cambiamento il primo passo è diventare consapevole di mettere in pratica un comportamento che per te è diventato un’ abitudine e come tu sai ci vuole veramente poco affinché tuo figlio faccia come te.
Ecco allora 3 modi per utilizzare lo smartphone con consapevolezza:
1. Fatti aiutare da una App
Se una cosa la vuoi, una strada la trovi. Se una cosa non la vuoi, una scusa la trovi.
Proverbio Africano
Installa sul tuo telefono una app che ti fa il resoconto serale del tempo che hai impiegato usando il cellulare. Ti consiglio questa applicazione che io uso (che mi ha consigliato una mia cara amica che si occupa di organizzazione) e che ogni sera tira le somme. Per me è stato un modo per responsabilizzarmi e darmi dei limiti visto che poi io uso i social per lavoro.
Un po’ come controllare le spese di casa, solo se le metti su carta ti accorgi di quanto spendi e dove puoi correggere il tiro. Quando arrivo a sera io so bene il tempo che trascorro ad utilizzare lo smartphone, mi fa il totale suddiviso per applicazioni, mi mostra dei dati per cui le scuse saltano tutte :-).
Più impari tu a gestire il tuo smartphone e più puoi aiutare tuo figlio a fare altrettanto visto che sarà inevitabile che anche lui ne avrà uno, in più sarai più coerente e sicuramente più credibile.
2. Tieni il cellulare alla larga
Una cosa che a me aiuta tanto è tenere il mio telefono alla larga, in modo che non sia sempre accessibile perché ti assicuro che è un attimo cadere nella trappola “ci guardo solo un secondo”. Tuo figlio ha bisogno di parlare, di comunicare e di essere ascoltato. Oggi tutto questo è fondamentale altrimenti si troverà costretto a doversi rifugiare in una realtà virtuale, dove ahimè andrà alla ricerca di pareri, soluzioni, persone che facciano quello non riesce ad ottenere da te.
Ti accorgerai che non avere sempre il telefono con te, ti aiuterà a staccare la mente e ad essere più presente con te stesso, la tua famiglia e potrai gustarti dei momenti, delle parole o dei gesti che finora non sei riuscito a cogliere.
Oggi un’amica al bar si è accorta che ho gli occhi verdi. Ed io ce li ho da sempre così. Lei, invece, aveva il cellulare scarico. 🙂
(Morosita_S, Twitter)
Lettura consigliata: Come calmare la mente
3. Fate un’attività insieme in casa o ancora meglio all’aperto
Mi rendo conto che le cose da fare in famiglia sono tante per questo quando si ha la possibilità di stare insieme è bene coinvolgere tuo figlio nelle attività quotidiane, senza però sgridarlo se non le fa nel modo in cui vorresti tu!
Se sei mamma tuo figlio potrebbe aiutarti a cucinare, ad apparecchiare la tavola, a fare la lista della spesa invece se sei un papà potresti invitarlo a venire al lavaggio con te a lavare l’auto, a sistemare il giardino o fare piccoli lavori artigianali. Ai bambini piace molto osservare e imparare.
Sono tutte attività dove c’è spazio per voi per parlare e conoscervi e in più in questo modo, tuo figlio soddisfa il suo bisogno di appartenenza e di contribuire.
Sarà più probabile che crescerà responsabile e intraprendente.
Lettura consigliata: Mio marito non mi aiuta nei lavori di casa
Dipendenza da cellulare: una cattiva abitudine
Quando si tratta di una dipendenza da smartphone vera e propria non è una passeggiata. Mi auguro che, nel tuo caso (o di tuo figlio), si tratti solo di una cattiva abitudine che hai e che puoi decidere ora di cambiare. Mettici tanta buona volontà e chiediti:
- perché è importante per me imparare a gestire il mio smartphone e utilizzarlo con consapevolezza?
- quali sono i vantaggi che ottengo?
Oltre a farti domande utili è importante l’auto-osservazione e l’auto-disciplina soprattutto perché hai attorno a te chi ti prende sul serio per cui se ti sei resa conto che la situazione ti sta sfuggendo di mano e non sai da dove partire, mi trovi qui.