Genitori ansiosi: come gestire l’ansia e non trasmetterla a tuo figlio
Parliamoci chiaro. Essere genitori è una grande sfida, tuttavia è anche vero che siamo fortunati perché se vogliamo, oggi abbiamo a disposizione tanti strumenti per conoscerci e imparare a gestire al meglio i nostri stati interiori.
Provare ansia e pensieri di preoccupazioni è normale soprattutto in questa fase che stiamo vivendo dove ogni certezza sembra andata a farsi friggere tuttavia quello che non è utile è farti sequestrare dall’ ansia e stare spesso in uno stato perenne di allerta come se ci fosse sempre qualcosa di pericoloso dietro l’angolo per te o per tuo figlio.
Non credo che tu voglia sentirti un genitore ansioso, consapevole poi che stai crescendo un figlio ansioso e insicuro, anzi credo che tu voglia crescere un figlio sicuro di sè con una buona dose di fiducia in tasca. Giusto?
Ecco perché in questo articolo voglio condividere con te 3 passi per imparare a gestire l’ansia e smettere di trasmetterla a tuo figlio.
Genitori ansiosi: conseguenze
Datemi genitori migliori e vi darò un mondo migliore.
Aldous Huxley
Vivere con l’ ansia addosso non è sano ne per te, perché crea davvero tanto stress che, se diventa cronico, tutto il tuo sistema mente-corpo ne risente, a livello mentale, emotivo e fisico in più, non è utile per tuo figlio che “respira” le tue emozioni e le tue sensazioni ed è molto probabile che cresca titubante, insicuro e appunto ansioso.
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E come si fa ad affrontare le sfide quotidiane con questi stati?
Non stupirti se poi non muove un dito senza di te, se di fronte ad un cambiamento ha sempre bisogno di una spintarella oppure se molla alla prima difficoltà.
Come mamma ho imparato tante cose dai miei figli, una di queste è prendermi cura di me, conoscermi e imparare a gestirmi. Questa per me è la base per costruire una sana relazione con tuo figlio perché se tu vai in palla e non riesci a fornirgli una guida chiara e coerente, andrà in palla anche lui.
Non ti sto dicendo che devi essere impeccabile anzi ti sto invitando ad essere umile con te stesso e avere il coraggio di mettere le mani nelle tue parti più fragili anche se ne faresti a meno.
Gestire l’ansia in 3 passi
Cosa fare allora per imparare a gestire l’ ansia e smettere di trasmetterla a tuo figlio?
Vediamo insieme 3 semplici passi:
1. Dedicati alla tua pulizia emozionale
Prima di tutto voglio dirti una cosa molto importante visto che ci sono passata e so come ci si sente a dover gestire qualcosa che sembra più grande di te.
Hai presente quando dici: ” non ce la faccio è più forte di me!“, ecco sto parlando di quei momenti.
Per smettere di essere genitori ansiosi è molto utile ed efficace fare un po’ di pulizia emozionale, ovvero liberarsi di tutte quelle emozioni represse e spesso tossiche che abbiamo accumulato lungo il nostro cammino, perché devi sapere che le emozioni occupano posto e se non vengono riconosciute e ben canalizzate finiscono da qualche parte dentro di noi e sono sempre pronte a saltare fuori alla prima occasione.
Quindi è ben consigliata una buona pulizia emozionale che io stessa faccio da anni (quindi non è qualcosa che fai una volta e poi è finita) e che propongo ai miei clienti che iniziano un percorso.
Se un giardino è pieno di erbacce prima di seminare dovrai ripulirlo, stessa cosa per le tue emozioni che vanno liberate in modo consapevole e responsabile, solo così i nuovi semi troveranno un terrene fertile che permetterà loro di fiorire.
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2. Ascolto e auto-osservazione
Il secondo passo è una bella notizia ovvero che, poco di ciò che provi (ansia, stress o paura) è dovuto a stimoli esterni mentre molto è dovuto a processi interni fatti di pensieri, emozioni, immagini e sensazioni.
Ciò vuol dire che, attraverso l’ ascolto e l’auto-osservazione puoi risalire ai tuoi pensieri, convinzioni, ai tuoi film mentali, al modo in cui ti parli, a ciò che ti racconti in quei momenti nei quali l’ansia prende il sopravvento. Questi sono tutti ingredienti che insieme generano quello stato di ansia e che solo dopo averli individuati puoi correggere, modificare e ristrutturare.
Quello che ti consiglio di fare è di portare il focus dentro di te, metti su carta ciò che emerge perché è tutto materiale sul quale si può lavorare.
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3. Fatti aiutare dal tuo respiro
Il terzo passo è quello di usare il respiro come perno. Quando senti che l’ansia arriva porta tutta la tua attenzione, il tuo focus al tuo respiro e inizia a fare 3 ampi respiri profondi che ti aiuteranno ad avere più chiara e dettagliata la situazione che stai vivendo.
Ora immagina che la tua mente sia una scimmia che salta da tutte le parti e che la tua spina dorsale sia un palo o se vuoi una palma. Inizia ad inspirare ed espirare immaginando di dare il compito a quella scimmia di salire e scendere quel palo o quella palma.
Inspira facendo salire il palo a quella scimmia ed espira facendo scendere dal palo quella scimmia e poi ricomincia da capo.
Questa immagine che voglio lasciarti arriva da una storia che mi è stata raccontata da Lucia Giovannini e Nicola Riva durante la formazione sul respiro. A me è stata davvero utile e spero tanto lo sia anche per te.
Non più genitori ansiosi un passo alla volta
Lo so, alcuni punti che avrai letto ti sembreranno molto semplici o anche banali tuttavia non farti fregare. Noi umani siamo davvero bravi a complicarci la vita e quando qualcosa è semplice, la scartiamo a priori.
Ti prego di non farlo. Hai a disposizione un sacco di risorse interiori (respiro, pensieri, immagini, parole ecc) che puoi usare come più ti pare per raggiungere ciò che in questo momento per te è importante. Prima le conosci, prima puoi sperimentarle!
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