imparare a perdere

Imparare a perdere: come insegnare a tuo figlio questa abilità.

Imparare a perdere: come puoi insegnare questa abilità a tuo figlio?

Ti sarà capitato anche a te di trovarti di fronte tuo figlio che non accetta di perdere, che si mette ad urlare, si arrabbia o si chiude a riccio e tu non sai cosa fare.

Vediamo insieme di capire bene quando puoi lasciare vincere tuo figlio serenamente e quando invece è il tempo giusto per lasciargli quel pò di frustrazione o delusione che sgorga dopo una sconfitta, un errore o uno sbaglio.

Imparare a perdere: l’ età giusta

Fino ai 5/6 anni è normale che un bambino faccia fatica ad accettare di perdere ( anche se dal mio punto di vista non è una regola perchè come scoprirai da questo articolo molto dipende anche dall’ ambiente familiare ).

Nei primi anni i bambini tendono ad essere molto egocentrici, per cui è bene far loro vivere questa fase in modo sano, solo così si eviterà di crescere figli che diventeranno adulti appunto egocentrici.

Se vuole vincere a questa età, lascialo vincere serenamente poi man mano che cresce aiutalo ad affacciarsi alle sconfitte, agli errori e agli sbagli cercando di non evitarglieli.

Se perde, perde, quindi in quelle situazioni non farla tanto lunga, non cercare di farlo ragionare, non dare tante spiegazioni, non giudicare anzi, la cosa più utile da fare in quei momenti è aiutare tuo figlio a riconoscere ciò che quella sconfitta, quell’ errore, quello sbaglio provoca in lui a livello emotivo.

Quindi aiutalo a riconoscere ciò che prova e rassicuralo che è del tutto normale provare frustrazione, rabbia o delusione in quei momenti. Digli che riesci a comprendere ciò che sente perchè è capitato anche a te.

Lettura consigliata: Come educare tuo figlio alle emozioni

L’ arte di imparare a perdere

Aiutare tuo figlio a riconoscere ciò che prova in quelle occasioni, è un passaggio che fa tutta la differenza e mi accorgo che molti adulti fanno fatica a metterlo in pratica soprattutto se:

  • l’ adulto è il primo che non accetta di perdere o non tollera sbagli o errori
  • l’ adulto fa fatica in primis a riconoscere le sue emozioni e non è stato educato ad ascoltarsi e gestirsi

Se questo passaggio risulta un pò difficile per te quello che puoi fare è ricordarti che:

  1. Una sconfitta, uno sbaglio o un errore sono esperienze dalle quali puoi imparare qualcosa e non esperienze che ti definiscono ovvero non è che se perdi o sbagli perdi un pò del tuo valore, il tuo valore ( la tua autostima ) rimane sempre.
  2. Le sconfitte e gli errori non sono da evitare ma sono occasioni dalle quali puoi imparare, a patto che ti dai il permesso di comprendere l’ errore, capirlo per fare meglio la volta successiva.
  3. E’ dai momenti nei quali le cose non vanno come ti eri immaginata/o che impari di più e non di certo quando le cose filano liscio.
  4. L’ atteggiamento che hai tu di fronte ad una sconfitta, uno sbaglio o un errore diventerà molto probabilmente l’ atteggiamento che adotterà tuo figlio in quelle situazioni perchè lui ti osserva, ti imita e ha te come modello al quale ispirarsi.

Poi, sai una cosa? In quei momenti nei quali perdi o sbagli, proprio lì, ti rendi conto quanto sai essere comprensiva/o e gentile con te stessa/o oppure perfezionista o spietata/o.

Sono occasioni che fanno luce sul rapporto che hai con te, su come ti tratti, cosa ti dici e cosa ti racconti. Ci hai mai fatto caso?

Lettura consigliata: Come essere un buon genitore

Imparare a perdere con dignità

Nella vita nessuno è esonerato da sconfitte ed errori quindi imparare a perdere con dignità è un’ abilità che non puoi non allenare e non puoi non insegnare a tuo figlio.

Spesso ci dimentichiamo che le persone che hanno raggiunto il successo ( sia a livello sportivo, professionale o personale ) per arrivare lì dove sono, hanno saputo affrontare una sconfitta o una porta in faccia dopo l’ altra, con dignità, a testa alta, assumendosi la loro responsabilità e mantenendo lo sguardo fisso sui loro obiettivi.

Quindi basta evitare errori a tuo figlio o lamentarsi di una sconfitta. Raccontagli storie di chi ce l’ ha fatta, aiutalo a non temere i suoi errori e a trasformarli in trampolini di lancio grazie al tuo esempio.

In questo modo sarà inevitabile crescere un figlio che ha fiducia in se stesso ed è orgoglioso di sè.

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