Parolacce consentite con i bambini
Quando sento bambini dire parolacce, il mio cuore diventa subito triste. Com’è possibile che un bambino a 4/5 anni (anche prima a volte) conosca già le peggiori parole?
Spesso i genitori mi dicono : “sai gli amichetti le sanno già, le dicono all’asilo, a scuola, per cui è inevitabile che poi anche mio figlio le impara“…Io allora chiedo: “In famiglia invece, che linguaggio usate? Fate attenzione alle parole che dite?”
A quel punto prende spazio il silenzio e la riflessione con un finale di questo tipo: “si in effetto ogni tanto le parolacce scappano anche a noi, dovremmo fare più attenzione”.
Parolacce: una cattiva abitudine
Se pensi che l’avventura sia pericolosa, prova la routine. E’ letale.
Paulo Coelho
Non c’è niente di più bello di un genitore onesto con se stesso, che osserva le sue lacune e si attiva per fare meglio. Non dobbiamo essere perfetti ma migliorabili nei nostri comportamenti.
Purtroppo certe parolacce sono diventate parte del linguaggio quotidiano, sono inconsce per cui fuori dalla tua consapevolezza. E’ per questo che le dici anche se a volte non ti accorgi che sono appena uscite dalla tua bocca.
Scardinare vecchie abitudini non è semplice tuttavia è possibile iniziando ad osservarti e allenandoti a rinfoltire il tuo linguaggio con parole che hanno un’energia diversa da quella che una parolaccia sprigiona.
Sapevi che la tua visione del mondo è condizionata dal linguaggio che utilizzi per esprimerti?
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Parolacce: imitazione e ripetizione
I bambini per imparare a parlare ripetono ciò che sentono dire dalle persone che hanno accanto. La ripetizione è la madre di ogni successo.
Per cui se vuoi che tuo figlio cresca e apprenda un linguaggio decoroso e rispettoso dovrai impegnarti anche a tu a modificare il tuo, nel caso ti accorgi che ha bisogno di essere ripulito e affinato.
Non è per niente bello :
- ascoltare bambini che dicono parolacce divertendosi e sghignazzando
- ricevere una chiamata dalla maestra che ti dice che tuo figlio ha un comportamento volgare e maleducato con i compagni
- trovarti di fronte tuo figlio che usa con te le parolacce che ha sentito diverse volte uscire dalla tua bocca
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Per cui se vuoi davvero costruire con tuo figlio una relazione rispettosa e insegnargli a relazionarsi con gli altri in modo decoroso, inizia tu a migliorare il tuo vocabolario sostituendo le parolacce con parole più a prova di bambino .
Parolacce consentite con i bambini
Vediamo insieme alcune parole o frasi che puoi utilizzare per sostituire quelle che attualmente ti scappano, parole più ascoltabili e che non è un problema se tuo figlio ripete.
Alcune sono anche simpatiche, fanno sorridere e a me hanno aiutato ad alleggerire quei momenti in cui avevo bisogno di scaricarmi.
1. Mannaggia!
Questa è una parola che puoi utilizzare in un momento di sfogo, di rabbia, in pratica quando hai bisogno di scaricare la tua energia. E’ proprio questo in fondo lo scopo di una parola, quella di incanalare su di essa l’energia emotiva di ciò che ti sta accadendo in quel momento. Puoi abbinarci anche un gesto se vuoi, battere un pugno sulla tua mano oppure anche sbattere un piede o i piedi per terra.
2. Porca miseria o porca paletta
Queste parole le usava mia nonna, sarà per questo che io ancora le dico di fronte ai miei figli e non le trovo volgari!! Io ricordo che quando da piccola usavo qualche vocabolo per lei poco bello mi diceva che mi lavava la bocca con il sapone!
Ancora se ci penso mi viene da sorridere.
3. Caspita!
Questa è una parola che io ho imparato ad usare da poco e devo dire che mi piace usarla sia nei momenti in cui sperimento stupore o meraviglia ma anche in situazioni di impazienza.
4. Cavoli!
Anche questa si può usare, è simpatica e innocua.
5. Cappero..sotto sale!
Simpatica anche questa…:-)
6. Santa la mia pazienza!
Questa mi capita di usarla soprattutto nei momenti di stanchezza, quando sono presa da troppe cose e troppi stimoli. E’ pura verità!
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Parolacce: dacci un taglio
Quindi se in questo momento ti sei accorta di aver bisogno di correggere il tuo vocabolario sei già a buon punto. All’inizio puoi impegnarti a migliorare le tue parole quando sei in presenza di tuo figlio, poi vedrai che con l’ osservazione, la pratica e la ripetizione diventerà un’ abitudine quotidiana.
Non trascurare il tuo stato emotivo, è molto importante accorgerti quando il tuo vaso è pieno e hai bisogno di iniziare a fare un pò di pulizia. Tuo figlio ti imita anche nel modo in cui gestisci le tue emozioni.
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Trova tu nuove parole o frasi da usare, innocue e non volgari, le mie sono solo esempi che arrivano dalla mia esperienza personale. Continua a metterti in gioco come stai facendo, è vero che i bambini all’ asilo o a scuola portano a casa tante cose, tuttavia quando in famiglia le basi sono buone sei già a metà dell’opera.
Quindi passa alla pratica perché tuo figlio ti osserva e ti imita e se vuoi fare un ottimo lavoro con tuo figlio, inizia da qui.