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Picchiare i figli: le conseguenze sulla crescita

8 Marzo 2020 By Romina 4 commenti

Picchiare i figli: le conseguenze sulla crescita

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“Quando arriviamo a casa te le suono per bene, così te la smetti!”

” Ti meriti proprio una punizione…”

Non è insolito leggere o ascoltare notizie di genitori che hanno la cattiva abitudine di picchiare i figli. Spesso, al parco, al mare o in piscina mi capita di assistere ad episodi in cui la pazienza finisce e una sberla arriva senza passare dal via.

Non ti dico cosa provo di fronte a tutto questo, faccio davvero fatica ad accettare questi comportamenti tuttavia quando me li trovo di fronte sento ancora più forte la spinta a fare qualcosa di buono affinché i bambini abbiano al loro fianco dei papà e delle mamme capaci di gestire se stessi e i propri stati emotivi.

In questo articolo voglio aiutarti a porre fine a questa cattiva abitudine che sta sgretolando la relazione con tuo figlio e farti vedere da vicino le conseguenze che la violenza fisica ha sulla crescita di tuo figlio, perché ti assicuro lascia il segno.

Picchiare i figli: chiedi aiuto

Ogni persona che maltratta i propri figli è stata a sua volta gravemente traumatizzata nella sua infanzia…non esiste altra ragione per i maltrattamenti dell’infanzia se non la repressione e la confusione patita in passato dalla persona che maltratta.

Alice Miller (psicologa, psicoanalista e saggista svizzera)

Spesso molti genitori che picchiano i figli, dicono di farlo per ottenere obbedienza. E’ vero, molti bambini fanno ciò che viene detto loro pur di evitare il dolore fisico, (in questo caso si fa leva sulla paura) il problema è che, la punizione fisica aiuta a mettere fine ad un comportamento inaccettabile ma nel lungo periodo si rivela un vero fallimento.

Un genitore che ha la tendenza a picchiare i bambini (che sia una sberla, uno schiaffone, un calcio nel sedere o peggio….) in modo continuativo, è un genitore che ha bisogno di essere aiutato.

Se tu le hai prese nella tua infanzia non significa che devi continuare a darle, se non riesci a controllare i tuoi stati è bene metterci le mani una volta per tutte perché il modo in cui ti stai comportando, crea sofferenza sia a tuo figlio che a te.

Per cui, se ti stai rendendo conto che è arrivato il momento di porre fine a questa abitudine disfunzionale, chiedere aiuto ad un professionista è un gesto di grande umiltà e amore verso di te.

Dovrai elaborare il tuo vissuto emozionale (che non è semplice ma è necessario), adottare nuove modalità per relazionarti con tuo figlio, conoscerlo più in profondità ed evitare una volta per tutte di ricadere in vecchi errori.

Lettura consigliata: Smettere di urlare a tuo figlio

Picchiare i figli: le conseguenze sulla crescita

Picchiare i bambini ha notevoli conseguenze sulla loro crescita, per cui se credi che uno schiaffone o una sberla (quando va bene, perché ci sono gesti anche molto più gravi) dal tuo punto di vista serve e ha una valenza educativa, ti sbagli di grosso.

Amare non ha nulla a che vedere con le botte, è uno schema vecchio da spezzare il prima possibile se vuoi che tuo figlio ti veda come un alleato (e non come un nemico del quale avere paura), abbia fiducia in te e soprattutto cresca con una buona stima di sé. Iniziare un percorso e lavorare su di te può essere un bel primo passo.

Vediamo insieme le conseguenze:

1. Un’infanzia infelice

Un bambino che viene picchiato non vive sicuramente un’ infanzia felice e non so se lo sai, i primi anni sono davvero i più importanti.

Le botte creano traumi che lasciano il segno e dai quali non è semplice guarire (se poi ci sei passato lo sai bene), soprattutto quando queste arrivano da persone che ami. E tuo figlio ti ama veramente.

I bambini sono davvero indifesi, noi adulti abbiamo un grande potere su di loro perché con una parola o un gesto possiamo mettergli in testa qualsiasi cosa, dall’ idea che è giusto essere picchiati perché se lo meritano, al fatto che non sono degni dell’amore di mamma e papà per i loro cattivi comportamenti.

Genitori non si nasce, si diventa e se non impari a guardare a questo ruolo in un’ottica di crescita personale e miglioramento, l’ impegno richiesto, potrebbe sembrarti troppo o addirittura inutile.

Lettura consigliata: Come aumentare l’autostima dei bambini

2. Tuo figlio impara a darle

Già ne parlo nel mio articolo dedicato al bambino iperattivo. Fino ai 7 anni tuo figlio ti imita in tutto ciò che fai o dici, quindi ciò significa che se tu gliele suoni, lui oltre a pensare di essere sbagliato, impara che “dare le botte” è qualcosa che si può fare. Questo perché almeno fino a questa età la sua mente è così immatura che non ha il filtro della ragione che gli permette di capire se una cosa è bene farla oppure no.

Se tu la fai, per lui è ok, per cui se le maestre ti riferiscono che all’asilo o a scuola alza le mani, è del tutto inutile arrivare a casa e rimproverarlo, perché non trova coerenza tra ciò che dici e ciò che fai.

Nella sua testolina pensa: “Tu lo fai, perché io non dovrei farlo? “

Poi non finisce qui. Aspettati che quando sarà adulto ti tratterà come tu lo hai trattato, perché si creerà un conflitto tra voi che renderà tutto più difficile.

Lettura consigliata: Educare con semplicità tuo figlio

3.Tuo figlio cresce represso e aggressivo

Un bambino che viene picchiato è un bambino non compreso, non ascoltato che cerca di comunicarti qualcosa ma lo fa attraverso un capriccio o un gesto per te inaccettabile. Per quanto siano situazioni che vorresti evitare è proprio in questi momenti che tuo figlio ha bisogno del tuo aiuto.

Un figlio che non trova spazio in famiglia per esprimere ciò che sente o ciò che gli passa per la testa, dovrà tenersi dentro tutto e sentirsi sbagliato o inadeguato. Nel percorso Scopri chi sei e inizia ad amarti avrai modo di conoscere i tuoi bisogni più profondi e ciò ti sarà davvero utile per comprendere i bisogni del tuo bambino e comprenderlo.

Lettura consigliata: Reprimere le emozioni di tuo figlio: 3 errori da evitare

4. Bassa autostima

Un bambino che prende sberle o subisce violenze, cresce con l’idea di non essere abbastanza bravo, buono, amabile o ancora peggio di avere qualcosa che non va. Tutta questa roba qui, diventa inconscia e plasma l’immagine che tuo figlio si farà di se stesso.

Con una bassa autostima diventa difficile relazionarsi con gli altri, farsi valere, gestire le proprie emozioni, affrontare i cambiamenti della vita e il rischio è quello di compiacere tutti pur di sentirsi accettato. Questo a lungo andare è davvero invalidante.

Lettura consigliata: Amare se stessi quando si diventa genitori

5. Relazione conflittuale con i genitori

Fare ricorso alle botte per ottenere obbedienza è un ottimo modo per creare con tuo figlio una relazione conflittuale, senza considerare poi le difficoltà che avrà nelle interazioni con gli altri perché non ha imparato a regolare le sue emozioni, controllarsi e calmarsi.

Crescere non è così semplice e senza la tua guida chiara e coerente, credimi farà davvero fatica ad imparare.

Lettura consigliata: Arrabbiarsi senza smettere di amare

Picchiare i figli: il primo passo

Avrai capito che io non condivido le mani alzate come metodo educativo, anzi ti ho già anticipato che sarà un vero fallimento, sia per te che per tuo figlio, purtroppo.

Credo che oggi i tempi sono maturi ed è veramente doveroso che un genitore impari a gestire se stesso e i propri stati emotivi. Spesso è necessario sentirci di aver fallito e toccare il fondo per risalire e forse sono proprio questi i momenti che ci spingono ad impegnarci ogni giorno per essere persone migliori.

Lettura consigliata: Senso di colpa: come trasformarlo in qualcosa di utile

Se tuo figlio trova in te un alleato, riuscirete con più facilità a risolvere problemi e trovare soluzioni.

Tuo figlio ti dà infinite possibilità e ti perdona tante cose. E’ vero, a volte una sberla può scappare e chiedere scusa a tuo figlio per il tuo comportamento è il minimo che puoi fare, a patto che tu ti prenda l’impegno di lavorare su di te e cambiare il modo in cui ti relazioni con il tuo bambino.

Un genitore che non sa amare se stesso, farà davvero fatica ad amare chi ha al suo fianco. Per questo se vuoi fare un ottimo lavoro con tuo figlio, inizia pure da qui.

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Archiviato in:Genitorialità consapevole Contrassegnato con:abusi minori, botte, educazione, genitori e figli, infanzia, insicurezza, paura, picchiare i bambini, picchiare i figli, violenza fisica, violenza psicologia

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Interazioni del lettore

Commenti

  1. Anonimo dice

    20 Giugno 2020 alle 15:14

    Io le ho prese da mia mamma e dalle maestre a scuola elementare. Mia mamma l’ha fatto poche volte, ma in modo molto molto violento. Ho cmq un buon rapporto con lei. Ma da quei momenti mi porto dietro la bassa autostima e altri disturbi con cui ormai convivo da molti anni.

    Rispondi
    • Romina dice

      20 Giugno 2020 alle 20:20

      Mi dispiace, posso solo immaginare ciò che scrive. Tutto ciò che viene vissuto in modo traumatico lascia il segno e influenza il presente ed è davvero importante lavorarci per nevitare di conviverci. Possiamo sempre riscrivere una nuova storia se vogliamo.
      Un caro saluto.
      Romina

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  2. Francesco dice

    3 Settembre 2020 alle 12:07

    Io le ho prese sia da mia sorella che da i miei genitori.

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  3. Sabrina dice

    10 Gennaio 2021 alle 19:23

    Mio padre sin dalla tenera mia età di 15 mesi ad arrivare ai 13 anni,mi abbassava le mutande sino alle caviglie e mi metteva sulle sue ginocchia e mi picchiava il culetto arrecandomi delle ferite che duravano più settimane.
    Sono cresciuta con zero autostima ,insicura e anafettiva e con problemi sessuali.

    L’ho odiato tutta la vita

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